Oggi ho visto la morte in faccia

Sabato 28 ottobre 2017

Oggi il tragitto da Shkodra a Durrës o Durazzo è stato piuttosto noioso. Lunghi dirizzoni pianeggianti, interminabili, pochissimo dislivello, e molto molto traffico. Ho fatto anche un pezzo di autostrada, come in tutti i miei viaggi, tanto gira che ti rigira, prima o poi ti ci trovi dentro. Come sempre mi sono fermato a chiedere e mi hanno detto che era tutto regolare, che funziona così, che è l’unica strada di collegamento.

Infatti, poco più avanti, ho trovato di tutto: bici contromano, gente a piedi, asini con il carretto, quindi tutto regolare. Finita la quattro corsie è cominciata una strada stretta e trafficata, dove un pazzo, nel fare il sorpasso, ha perso il controllo del suv e quasi mi uccide. Deve essere intervenuto qualcuno dall’alto, perché per la prima volta in 27 anni di bicicletta, oggi ho visto la morte in faccia! Mi devo ancora riprendere, ci vorrà tempo. Gli ultimi 20 km li ho percorsi di nuovo sulla quattro corsie, ma con una banchina minimale, quindi l’ingresso a Durrës è stato complicato e penso che domani sarà la solita identica cosa. Infatti, guardando la traccia direzione Vlore o Valona è sempre la solita statale. La speranza è che, essendo domenica, ci sia poco traffico. Gli albanesi sono molto scorretti alla guida, sorpassano in continuazione e non rispettano chi gli viene incontro; devo stare con cento occhi aperti.

Oggi sono un po’ deluso e sinceramente spero di riuscire ad uscire prima possibile dall’Albania.

La gente è cortese e disponibile, ma alla guida è terribile.

Oggi ho incontrato di nuovo il tipo in bicicletta di domenica scorsa, anche lui in direzione Durrës, ma non è voluto venire con me. Chissà se ci incontreremo ancora, spero che abbia avuto meno difficoltà di me, anche se ne dubito fortemente. Anche lui era terrorizzato dal traffico! EuroVelo8 qui deve trovare una soluzione diversa.

Curiosità: camminare sui marciapiedi è pericolosissimo, i tombini sono senza coperchio, puoi rischiare di cadere dentro e alcuni sono più profondi di un metro.

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