Indesiderati in un albergo a ore

07 gennaio

Ci sono giorni che si risolvono in semplici trasferimenti ma che riservano sorprese all’arrivo.

È il caso di oggi, quando arriviamo, dopo 110 km molto noiosi, a Paillaco, un paese che apparentemente è stato costruito tutto in un colpo e da allora mai manutenzionato.

Tutto è fatiscente come se fosse stato ripopolato dopo un evento catastrofico. Non troviamo posto a dormire se non in un dormitorio e in un bordello dove prima ci danno la camera e poi, a conti fatti, visto che la tariffa è a ore, decidono di sfrattarci perché non gli conviene avere due ciclisti per tutta la notte.

Alla fine e quasi sul punto di partenza verso il paese successivo, troviamo Hugo e il suo hospitale. Una struttura in legno e completamente deformata dai frequenti terremoti. Il nostro passaggio da Paillaco resterà sicuramente tra i ricordi più veri di questo viaggio.

Hasta manana amigos.

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