Poltergeist

28 dicembre

La giornata è splendida. Il lago Argentino illuminato dal primo sole del mattino appare ancora più bello con le sue acque turchesi alimentate dal ghiacciaio del Perito Moreno. È ora di ripartire direzione est per i primi 30 km fino ad incrociare la Ruta National 40, strada simbolo, insieme alla RN3, della Patagonia dei viaggiatori e poi via verso nord.

Le prime pedalate sono in totale relax.

Il vento a favore ci fa arrivare comodamente alla svolta di sinistra sulla 40 e così come ci favorisce fa anche nascere il sospetto che cambiando direzione… E infatti.

Viriamo praticamente di 180 gradi direzione ovest/nord/ovest e passiamo dalla poppa alla bolina in 20mt.

Ora, se non volevamo trovare vento durante il nostro viaggio certo non si veniva in Patagonia, ma chissà per quale strana, quanto immotivata illusione speravamo di avere esaurito la nostra “dose” sulla RN3. La speranza si dissolve velocemente, giusto il tempo di salutare due ciclo viaggiatori francesi e rimettere le nostre prue al vento.

Giornata paesaggisticamente magnifica e preoccupante ciclisticamente. Gli ultimi 5 km li percorriamo praticamente ai 6/7 kmh in piedi sui pedali anche in discesa con il rapporto più agile. Impossibile rendere l’idea attraverso una foto o un video; il vento è un fantasma, un poltergeist che si prende gioco di te.

Arriviamo al Parador La Leona storditi dalla giornata troviamo altri due ciclisti con i nostri stessi sguardi increduli guardando la bandiera Argentina issata che nemmeno sbatte dal vento: è praticamente stirata, spianata, lisciata. Il Parador La Leona è un sito storico da qui sono passati bandoleros, scalatori, ladri di banche, esploratori, ciclisti… todos pasan por La Leona.

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